Le manifestazioni di S1, di Tommaso De Mottoni, per capirci, sono sempre una garanzia.

E così è stato per l’Alpe Adria Winter Trail del 2 febbraio, la mia prima partecipazione (all’ edizione primaverile ci sono già stato 3 volte).

Percorsi scelti con cura, mai banali, sempre diversi.

Non solo un’ organizzazione dell’ evento impeccabile in ogni dettaglio, ma anche una “presenza” nei giorni precedenti la manifestazione che ti fa percepire lo spessore dell’ organizzazione, che fa sentire chi si è iscritto seguito, assistito…

In questa occasione ho apprezzato particolarmente le informazioni sui percorsi date più volte, e in formato video, con aggiornamenti sullo stato degli stessi. Abbiamo, così, conosciuto nel dettaglio cosa avremo trovato e abbiamo potuto prepararci con l’ attrezzatura, mentalmente e come “strategia” di gara. 

A me, questo servizio, è servito molto e ho potuto preparami adeguatamente, fare una gara perfetta – secondo le mie possibilità – e godermi ogni momento.

Interessante e funzionale la struttura che ci ha ospitati per le operazioni di partenza e arrivo, l’ex polveriera, ora in fase di trasformazione in resort e con aree di servizi per attività sportive e sociali. Un bel punto di appoggio in quota, in un ambiente incantevole tanto con il bianco invernale che con verde estivo.

Ad animare l’evento il mitico Gilberto Zorat

Interessanti novità logistiche sono annunciate per l’edizione estiva dell’AAUT.

Voglio mettere in evidenza anche l’ aspetto ristori.

Alla consegna pettorali tè caldo e panettone. In cima al Rifugio Grego un ristoro non previsto con te caldo ed eccellente crostata fatta in casa dal gestore del Rifugio. Ristori intermedi e finale molto ricchi e abbondanti. Dolce, salato (il mitico formaggio del Montasio), bevande calde, fredde e radler.

Io ho fatto la 10k, una combinazione (interessante soluzione organizzativa) del percorso di 4 k sul fondovalle innevato, leggermente ondulato, e di quello di 6 k che portava al Rifugio Grego, un mega vertical nel bosco all’ andata – duro, divertente – e lungo la forestale in discesa fatta, con i ramponi per maggior sicurezza, correndo.

Ancora vivente al termine del vertical

L’ accurata scelta del luogo di partenza e arrivo, ben dentro la Val Saisera e già in quota, ci ha consentito di trovare i percorsi completamente innevati e percorribili agevolmente e in sicurezza, anche senza ramponi (che avevo con me). L’ uso dei bastoncini, soprattutto sul vertical, mi è stato di aiuto per la spinta e la stabilità.

Le condizioni del tempo, di grande variabilità dal fondovalle e in altura, ci hanno messo a disposizione paesaggi e panorami affascinanti.

Anche dentro le nuvole si poteva godere di emozioni uniche.

Bella la medaglia. Tommaso, ti presenterò un produttore polacco che fa cose molto ma molto interessanti tanto dal punto di vista tecnico che del prezzo.

Mi sono proprio divertito e mi sono sentito coccolato da tutto lo staff, da Tommaso, da Susanna e da Anna. Grazie, anche, per gli extra.

Quando si partecipa ad un evento simile e se ne esce felici, viene solo la voglia di ritornare ancora.

Per dire, sono già iscritto alla Sardon del 23 agosto. Non ricordo se già al Alpe Adria Ultra Trail del 14 giugno, tutte di S1, ovviamente. Sarò presente, ovviamente, per la sesta volta alla Corsa della Bora, 4 gennaio 2026.

Di admin

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *