Per mia indole quando faccio qualcosa, il più delle volte non mi limito a farla ma ci penso su, la rielaboro mentalmente ed emotivamente, ci do un significato non solo emotivo ma anche razionale.

Analizzo, viviseziono, a volte anche oltre il necessario, ma solo così capisco cose importanti di situazioni e persone che le rendono speciali quanto, senza pensarci su, le avrei considerate banali e uguali a tante altre, non avrei colto – e apprezzato – la loro vera natura.
Nello specifico è il caso dell’ importanza delle scelte giuste
Come caso concreto mi riferisco alla mia recente partecipazione a La Vaca Mora, una manifestazione di running che avrebbe potuto essere una “banale” corsa tra i boschi nell’ altopiano di Asiago e che si sarebbe confusa con altre quando, invece, si è rivelata essere una manifestazione ben caratterizzata e di grande fascino.

Cosa ha fatto la differenza?
A mio avviso, le scelte giuste di Franco Morello sono state:
- La collocazione in orario notturno
- L’ uso di numerose torce per segnare il tracciato (pare ben 2.000)
- Il suo sviluppo in linea
Con tutte le implicazioni organizzative ed economiche associate.
Se fosse stata data priorità alla semplicità e facilità organizzativa e al contenimento dei costi non avremo avuto una manifestazione di grande fascino, un evento che ha emozionato tutti i partecipanti.

La Vaca Mora è così diventato un evento che si ricorda per la sua specificità e al quale si partecipa nonostante il suo elevato costo (22 € per 10 km pianeggianti) e il disagio che come atleta si deve sostenere (lunghe attese in condizioni logistiche poco confortevoli prima della partenza).
Le scelte giuste e la disponibilità a non trovare la strada più facile pagano sempre.
Soluzioni banali vengono da organizzazioni e persone banali.