Ogni runner ha le sue fisse. Una delle mie riguarda l’abbinata corsa + sagra.

Sempre più di frequente, soprattutto con la bella stagione, troviamo nel programma delle sagre una corsa/camminata.
L’ evento podistico è un’ attrazione della sagra, i podisti sono clienti della sagra.

Non mi scandalizzo più di tanto per questa abbinata; d’altronde ho sempre sostenuto che le nostre manifestazioni podistiche debbano essere anche un’occasione di festa in compagnia e amicizia.
La vera questione, per me, riguarda la reciprocità: entrambi i soggetti (chi organizza la sagra e chi partecipa alla manifestazione e poi usufruisce dei servizi della sagra) dovrebbero “guadagnare” qualcosa.

Purtroppo, il più delle volte, a guadagnare è solo la sagra e il podista porta acqua alle casse della sagra gratuitamente: anima una serata e consuma.
Qui a Sant’ Andrea, invece, è avvenuto il miracolo:
- Era presente un menù dedicato ai partecipanti all’evento sportivo
- Il suo prezzo era davvero conveniente
- C’era un meccanismo di accesso alla consumazione diverso e più efficiente da quello del normale cliente
- C’era anche un punto di distribuzione del pasto dedicato
- Molti tavoli erano stati riservati a noi runner
Davvero il modello ideale, secondo me, della giusta interazione tra una manifestazione podistica e una sagra, il giusto riconoscimento del contributo dato dai runner e dai camminatori alla riuscita di una serata della sagra.

Tutto il resto è inopportuno sfruttamento della passione per lo sport a fine economico.
Anche solo in termini di vantaggio economico per la sagra credo che riconoscendo, in vario modo, il contributo dato da noi sportivi abbia un significativo ritorno per gli organizzatori.
Infatti, il più delle volte solo una percentuale molto ridotta dei partecipanti si ferma a cena. Ieri sera a Sant’Andrea, alla 51^ Festa del Vin, c’era una fila interminabile di partecipanti alla corsa che aspettavano di essere serviti.

Magari non tutte le modalità che hanno caratterizzato la cena del podista a Sant’ Andrea è necessario che siano messe in atto ovunque, ma qualcuna ci dovrebbe stare SEMPRE
Veniamo ora alla parte più tecnica dell’ evento.
Quarta edizione “contemporanea” ma numerose edizioni negli anni 80.
Due percorsi, 6 e 10 km, nella campagna tra campi di girasoli e sugli argini dei canali; molto belli e arricchiti da un tramonto spettacolare

Grande partecipazione, forse un migliaio di podisti, secondo me il doppio dello scorso anno.

Sicuramente il menù del podista (10 euro compresa la partecipazione all’ evento sportivo, 2 € solo corsa compresa di assicurazione) ha fatto la differenza.
Parcheggi dedicati e ben segnalati con volontari che assistono nel lasciare l’ auto.

Decisamente lente le iscrizioni; inizialmente una sola postazione attiva e solo una volta vista la lunga coda ne è stata attivata una seconda. Tanto che la partenza è stata ritardata di quasi mezz’ora per poter accogliere tutte le persone che si erano presentate.

Della interessante formula corsa + cena alla sagra ho già ampiamente detto.
Aggiungo che il menù podista era ricco e di qualità. Ottima la pasta all’ amatriciana, soddisfacente lo spiedo (lo dice un “laureato” all’Accademia dello Spiedo dell’Alta Marca), croccanti le patatine fritte.

Forse sarebbe il caso di curare un po’ meglio la gestione della distribuzione della cena perché si è creata una coda lunghissima che, giustamente, ha irritato parecchie persone.

Forse una crisi organizzativa dovuta alla grande e inaspettata partecipazione alla corsa e all’ elevata percentuale dei partecipanti che si sono fermati a cena.
Da evidenziare il supporto dato a RYLA, Run Your Life Again e al loro progetto Run For IOV, che così si presentano:

Siamo la SQUADRA ROSA del progetto RUN FOR IOV di RYLA Onlus , siamo un gruppo composto da donne con alle spalle una storia di tumore al seno, medici e personale sanitario dell’Istituto Oncologico Veneto; siamo state una squadra contro la malattia e ora siamo una squadra con le scarpe da corsa ai piedi.
Il progetto RUN FOR IOV è organizzato da RYLA Onlus con il patrocinio, la collaborazione e il coordinamento dell’Istituto Oncologico Veneto (IOV) I.R.C.C:S. e la collaborazione dell’U.O.C. Medicina dello Sport e dell’Esercizio Fisico dell’Azienda Ospedaliera Università di Padova

Per ogni adesione data alla cena del podista, 3 € vengono devoluti a RYLA.
A completare il quadro dell’ eccellente manifestazione, punti acqua lungo i percorsi, ristoro con bevande, biscotti e frutta fresca, custodia sacche e fotografie gratis. Rispetto allo scorso anno ho visto un significativo miglioramento organizzativo, anche se qualche importante intervento dovrebbe essere fatto. Ci vediamo nel 2026 per vedere tutti i miglioramenti.
