Un bel trail “in terra straniera” tra le ripide colline sarde e i sentieri selvaggi di Iglesias e Gonnesa al quale credo parteciperò nuovamente (contando nel superamento delle criticità che evidenzio più avanti): percorsi in ambienti insoliti (per noi “continentali”), impegnativi, tecnici, una buona organizzazione (con qualche nuvola) a cura di Atletica Monteponi.

Siamo nelle aree minerarie del sud Sardegna oramai dismesse dopo un lungo periodo di declino per essere definitivamente chiuse all’ inizio degli anni 90. Qui si corre tra reperti di archeologia industriale, villaggi minerari, ampie discariche della lavorazione dei minerali estratti (non proprio un bel vedere ambientale) ma anche tra dure e nude rocce calcaree, boschi di lecci, pini, ginepri e lussureggiante macchia mediterranea con lentischio e mirto.

Un trail giunto alla settima edizione con tre percorsi competitivi e uno non competitivo: un durissimo 46 k con 2.400 D+ degno di un “vero” trail dolomitico, uno da soddisfazione per palati esigenti di 25 k e 1.300 D+, uno (abbastanza) tranquillo di 12k con 550 D+ e il rilassante 10 k non competitivo con 340 D+.

Degna di nota, per i lunghi, la “terribile” ascesa a Monte San Giovanni, con un tratto di 500m in salita al 34% circa di pendenza media, con passaggi tecnici particolarmente complicati ma con un panorama mozzafiato!

Rampe impegnative e discese in single track altrettanto impegnative su tutti i percorsi ma anche segmenti da correre in velocità su strada bianca (bello il tratto sul sedime di una vecchia linea ferroviaria con il transito in due gallerie). Insomma, percorsi tecnici per tutti i livelli di difficoltà. E, soprattutto, percorsi tracciati con cura e sapienza alla ricerca dei passaggi tecnicamente più impegnativi e paesaggisticamente più interessanti (*).

Una partecipazione non particolarmente numerosa (si parla di poco meno di 300 partecipanti nei 4 percorsi **), considerati gli standard delle nostre zone “continentali”, ma va tenuto presente il ridotto bacino d’utenza; una partecipazione ritenuta più che soddisfacente da parte degli organizzatori. Credo non sia facile organizzare un trail in Sardegna e, per questo, va fatto un applauso ai coraggiosi organizzatori.

Un trail, si potrebbe dire, come quelli dei primi tempi, essenziale ma curato, senza fronzoli per fare scena ma con tutto quello che serve per fare sport in sicurezza e con divertimento.

Ristori non sempre all’ altezza delle necessità (sulla 25 k fatta da una mia compagna di gruppo solo 2 lungo il percorso e non particolarmente forniti a suo dire; sul mio non competitivo uno più che sufficiente) ma un sontuoso terzo tempo con malloreddus (noti come gnocchetti sardi) al sugo, pecora arrostita e birra.

Percorsi bel segnalati e presidiati dai volontari, impossibile perdersi.

Costi di partecipazione nella norma (da 12  – 45  per le prime iscrizioni a 20 – 55 per quelle last minute; 10 € per la ludico motoria). Va ricordato che con un limitato numero di partecipanti i costi fissi incidono in maniera pesante sul costo d’iscrizione.

Da me molto apprezzata la medaglia finisher, anche se non disponibile per tutti e, mi pare, neppure annunciata. Il gadget celebrativo dell’evento è stata una maglietta in cotone. Il pacco gara aveva anche una borsa di cotone con il logo dell’evento (altra cosa da me apprezzata).

Tra le criticità – non determinanti per il giudizio sostanzialmente positivo sulla qualità della manifestazione – da segnalare (soggettivamente, sia chiaro, ogni organizzatore fa le sue scelte ma chi partecipa ha il diritto di dire la propria):

  • Una 12 k con 550 D+ poteva benissimo essere anche non competitiva e non necessitare di certificato medico agonistico, obbligatorio per legge solo al di sopra dei 20 k. Ad esempio alla Corsa della Bora c’è stata una 21 K e al Trail delle Terre Rosse una 15 k nelle due versioni competitiva e ludico – motoria
  • Il pacco gara alle competitive non aveva lo stesso contenuto per tutti i partecipanti. Ad esempio, la medaglia finisher (stranamente consegnata prima della partenza) non era presente in tutti i pacchi gara. Un tanto importante simbolo di partecipazione avrebbe dovuto essere consegnato ad ogni finisher
  • La partecipazione alla non competitiva aveva il costo di 10 €. Eccessivi, a mio avviso,  per quanto avuto in cambio: nessun pettorale/bracciale/cartellino di partecipazione ad identificare lo status di partecipante, un ristoro essenziale lungo il percorso e altrettanto all’ arrivo, 6 euro per partecipare al terzo tempo ma maglietta finisher in cotone leggero (fino alla taglia L) e piena zeppa di pubblicità.
  • Ho avuto difficoltà a reperire tutte le informazioni necessarie non essendo presente un sito web dove fossero raccolte in modo sistematico tutte le informazioni.
  • Da partecipante alla non competitiva, per le ragioni sopra riportate, mi sono sentito un partecipante di serie B. Senza fare alcun processo alle intenzioni, in manifestazioni competitive si mette anche una sezione non competitiva ai soli scopi di fare numero (cosa buona per gli sponsor) e raccogliere qualche soldo per pagare i costi delle competitive o distribuire i costi fissi. Questo argomento non vale solo per il Trail delle Miniere, sia chiaro. Se, cosa che apprezzo, si vuol dare la possibilità anche a chi non ha il certificato medico agonistico di partecipare ad una manifestazione, si fa pagare come chi partecipa alla competitiva ma si dà loro tutto quando viene dato ai competitivi

Io mi ero iscritto alla 12k competitiva ma non avendo potuto esibire il certificato medico agonistico sono stato dirottato sulla non competitiva (come da regolamento, sia chiaro). Anche se, giustamente, non mi è stato consegnato il pettorale ho chiesto di poter avere il pacco gara (avendolo pagato) e, gran colpo di culo fortuna, visto che sono affezionato alle medaglie di partecipazione, nel mio c’era la medaglia, molto bella, anche!!!

Pur nella sostanziale soddisfazione per la partecipazione a questo trail, evidenzio un’unica controindicazione ad ulteriori  partecipazioni: ho molti amici in zona (ho lavorato lungamente in Sardegna, tanto da ritenerla la mia seconda patria) e la parte più impegnativa è stata il pre e dopo corsa, tra birrerie, cantine, ristoranti e la cucine degli amici …un massacro! Vedrò di organizzare il prossimo anno una partecipazione più consapevole e responsabile 🙂

Disclaimer

In questo mio racconto del Trail delle Miniere ho messo insieme informazioni e commenti personali. Se ho riportato informazioni inesatte, mi scuso in anticipo con gli organizzatori e sono pronto ad ogni rettifica. Per quanto riguarda i commenti personali, quelli sono solo di mia responsabilità.

(*) faccio questa osservazione perché non di rado capita che gli organizzatori cerchino il modo più facile per tracciare un percorso, come se a noi runner interessasse solo muovere le gambe su un terreno qualsiasi. Cerchiamo (almeno io cerco) invece, di passare per luoghi di un certo interesse.

(**)

Partecipanti (dalle classifiche ufficiali)

29 sulla 49

71 sulla 25

134 sulla 12

35 sulla non competitiva (mio conteggio alla partenza)

TRACCIA GPX

Di admin

2 pensiero su “Trail delle Miniere – Iglesias, 11 febbraio 2024”
  1. Buonasera, chiedo scusa, sono il presidente della società organizzatrice! Bel racconto e le sono davvero grato di aver scelto di partecipare al nostro evento, che con tutti i suoi limiti, pian piano stiamo cercando di migliorare e far crescere…Un solo appunto: Nel suo racconto hai scritto che a parer tuo il costo dell’iscrizione alla ludico motoria era eccessivo, e che si é sentito un atleta di serie B (e per questo mi scuso davvero di cuore), pero si é dimenticato di mezionare una sola cosa molto importante che pero giustifica ampiamente il costo della ludico motoria: nell’iscrizione era compresa anche la visita alla galleria villamarina (SOLO per la ludico motoria! Sito Visitabile normalmente al costo di 10 euro, quindi al prezzo stesso dell’iscrizione, che nn mi sembra cosa da poco!), questa informazione era reperibile sulla pagina facebook! Mi auguro che anche l’anno prossimo potremmo avere il piacere e l’onore della Vs presenza, nel frattempo cercheremo (cercherò) di far tesoro dei consigli da Lei scritti nel racconto e soprattutto delle criticità da lei segnalate. Cordiali saluti, Stefano.

    1. Grazie Stefano per aver lasciato un tuo commento.
      Come ho detto in premessa, questo, come tutte le recensioni che faccio delle corse alle quali partecipo, è soggettivo ed è legato a quelle che sono, secondo me, le caratteristiche di un trail o di una manifestazione di running e sono, pertanto, punti di vista che cerco sempre di argomentare.

      Sono anch’io organizzatore, all’interno del mio gruppo podistico, di manifestazioni di corsa su strada (una di queste quest’anno è alla sua cinquantesima edizione e, con alterne vicende, ero tra gli organizzatori anche della prima) e so bene quanta fatica si faccia ad organizzare e a far quadrare i conti e come non sia sempre possibile far contenti tutti con le scelte organizzative che, inevitabilmente, si fanno.

      Nel mio racconto ho messo in evidenza ciò che mi è piaciuto e cosa meno, ma è tutto soggettivo. Quelle che per me sono criticità per voi e per tanti altri runner potrebbero benissimo non esserlo. Come ho più volte scritto, io sono molto soddisfatto della partecipazione.

      Se la buona salute mi assiste, anche nel 2025 sarò alla partenza del vostro trail, sempre che un percorso non competitivo ci sia.

      Cordialmente, Gianni

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *