Un trail che mi è piaciuto anche se non mi ha entusiasmato e che rifarò nel 2025. A conti fatti, credo che l’ultimo nato (il non competitivo Green) debba essere curato meglio (ne parlo in chiusura) .

Prima partecipazione. Ci sono stato un po’ per curiosità per una zona che non ho mai frequentato per un trail, un po’ perché attirato dalla promozione che ha fatto una cara amica che fa parte dell’organizzazione. Grazie, Lele.

Un trail che si sviluppa sulle colline a nord di Vicenza, i Monti Castellari (più che monti si tratta di colline) lungo tracciati tecnici ed impegnativi per il continuo saliscendi, i single track, il fondo insidioso … divertimento assicurato.

Una manifestazione di trail running giunta alla settima edizione e, stranamente, svoltasi di sabato, cosa che non ha impedito di avere un’eccellente partecipazione: più di 800 partecipanti, la metà dei quali nell’impegnativo percorso lungo di 43 k e 1.900 D+.

Io ho fatto (con la mia solita calma) il Green, di poco più di 15 k e 680 D+. Pochi segmenti da poter correre in tranquillità e tanta, tanta attenzione per non far saltare le articolazioni :-). Fatto, comunque, in scioltezza, staccando le scope che mi stavano con il fiato sul collo.

Ho visto una buona organizzazione, con tutta la comunità locale coinvolta (il comandante dei vigili urbani alla mia richiesta di dove poter parcheggiare mi ha detto, dove trova posto, oggi non diamo multe per divieto di sosta 🙂 ).

Percorsi ben segnalati con qualche presidio nei punti critici. Molto funzionale la logista di partenza e arrivo avendo, gli organizzatori, potuto usufruire di tutta la struttura del locale palazzetto dello sport, dove si è svolto anche il pasta party conclusivo (pasta e fagioli e tre tipi di condimento, comprese le sarde, fantastico).

Non proprio al massimo i ristori, almeno nel mio percorso di 15 k, con un unico punto a metà strada. Avendo esaurito la mia scorta d’acqua ho dovuto bussare ad una casa per chiedere di poter riempire la borraccia ….. Forse sono stato io poco previdente, ma non era un trail autogestito.

Un amico che ha fatto i 43 k mi ha detto di aver trovato i ristori più che sufficienti, in uno anche le frittelle, oltre che un percorso incantevole.

Numerose le premiazioni, assolute e di categoria. Ottima, anche, l’assistenza in caso di necessità: numerose ambulanze e collegamenti radio.

Nel complesso, un eccellente trail per i percorsi (che sono la cosa più importante), ma ….. qualche nota critica la vorrei fare

Premesso che il mio è un “punto di vista” e che, pertanto, riflette ciò che per me è importante e che altri la possono pensare in modo opposto avendo le mie stesse ragioni, segnalo queste cose che non mi sono piaciute:

  • Ho pagato 20 euro: una cifra – a mio avviso – esagerata per una corsa di 15 km, con un solo ristoro lungo il percorso, pettorale non numerato e, conseguentemente, senza chip (che un costo), con il pacco gara praticamente inesistente (un pezzo di tela poco più piccolo di un tovagliolo fatto passare per “asciugamano” e tanti volantini), però con un pasta party finale con varie possibilità di scelta. Non vado a correre per banchettare ai ristori (posso essere autosufficiente per 15 km) o per portarmi a casa pacchi di souvenir (che adoro, se sono di qualità), ma se non date niente o quasi – è una scelta organizzativa – fate pagare qualche euro. Con 20 euro era legittimo aspettarsi qualcosa di più.
  • Il percorso non competitivo si è rivelato essere anche in questa manifestazione il figlio trascurato, il percorso di serie B, dove non si potuto usufruire dei servizi e prodotti dei percorsi competitivi (no maglietta della manifestazione, no chip nel pettorale, no pacco gara dignitoso. Spogliatoi e docce disponibili). Quando il percorso non competitivo non ha lo stesso trattamento di quelli competitivi mi domando perché sia stato inserito (fare numero? fare cassa?). In questo trail, più che in altri, è risultato evidente che i protagonisti sono stati gli atleti competitivi (giusta scelta degli organizzatori) e che ai non competitivi è stato assegnato un ruolo da spettatori, da tappabuchi o da sponsor occulti.
  • Un trail di questa qualità tecnica dovrebbe avere una bella medaglia finisher. E’ certamente questo il gadget che i runner gradiscono maggiormente come ricordo di un impegno sportivo significativo e che conservano gelosamente.

Un bel trail è quello dove si incontrano amici

Per chi vuol fare il percorso di 15 k, ecco qui la traccia

Di admin

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