Un’ idea più che una corsa. Anzi, una corsa dentro un’ idea. L’ idea è dell’ orgoglio per la propria identità, per la propria unicità e, in fin dei conti, della propria diversità. La corsa è per ribadire questa idea in gruppo, in movimento, mescolandosi, mescolando diversità.
Recensisco da prider o da runner?
Da prider posso solo ringraziare gli organizzatori per aver creato questa opportunità. Un evento ben riuscito e che è riuscito ad esprimere tutto il suo significato attraverso simboli e azioni individuali e collettive.
Da runner qualche apprezzamento e qualche critica li devo fare con maggior dettaglio.
Non più di 200 partecipanti, me ne aspettavo molti di più. Non so se abbia inciso maggiormente l’elevata quota d’iscrizione (15 €in cambio di poco sul piano materiale) o se la resistenza a stare tra “diversi”.
Percorso di 10 km ben disegnato nel centro storico e nelle belle zone residenziali. Tracciato non banale, non facile da gestire ma con tanti volontari a non farti perdere per la città (una ragazza che correva con me ha detto: più volontari che partecipanti). Un inedito passaggio attraverso un garage sotterraneo.
Diverte correre mescolandosi alla folla dello shopping e del passeggio del sabato pomeriggio in centro storico.
Punto dolente, i ristori. Un punto acqua a metà percorso – più che sufficiente per una 10 k – ma all’ arrivo solo acqua, pur fresca, una cosa che non si vede neppure nelle peggiori corse da sagra o di beneficenza. In fin dei conti abbiamo pagato bel 15 euro. Certo, non vado a correre per mangiare e bere ma ma un minimo di servizio va dato magari, vista la stagione, anche un po’ di frutta. Se la partecipazione fosse stata gratuita sarebbe stato da ringraziare 1.000 volte per l’acqua, ma con 15 € qualcosa in più ci sarebbe dovuta stare al ristoro d’arrivo. Più o meno come si usa dappertutto.
Una maglietta in tessuto tecnico di buona qualità e consistenza, con una bella grafica e pubblicità ridotta e discreta, purtroppo con stampa DTF (a trasferimento diretto) che crea una crosta di colore che limita la traspirazione. Non credo sarebbe costata tanto di più a fare la stampa in sublimazione…
Per pacco gara, la gym sack dell’evento e qualche gadget offerto dagli sponsor tra i quali tanto colore in formati diversi e la maglietta ufficiale.
Da apprezzare la possibilità di parcheggio in zona arrivo (distanza 2 km dalla partenza) al prezzo politico di 2 €.
Partenza in pieno centro storico e arrivo alla fiera di Padova, al Pride Village con molte opportunità per fare serata con cibo, bevande, musica e tanta bella gente.
Alla partenza è stato possibile depositare la sacca per ritrovandola poi al guardaroba del Pride Village dove era disponibile anche un servizio docce
Come “medaglia” finisher una allegra collana di fiori (di carta) alla hawaiana, la classica purelei.
Presenti anche in questa occasione le pacer di Forever, Libere di Correre che hanno dato ritmo e allegria alla nostra corsa
La mia Pride Run, con incontri fatti lungo il percorso