Ha sempre dei limiti raccontare un trail avendone fatto il percorso breve. Con la consapevolezza di questo limite racconto il mio terzo Lessinia Legendo Run.
Un trail impegnativo, sfidante, per chi non si accontenta. Una manifestazione di trail running nelle Piccole Dolomiti che non ha nulla da invidiare per la varietà e la durezza dei percorsi alle più note manifestazioni nelle “grandi” Dolomiti.
Cinque opzioni con distanze e dislivelli importanti:
- 65 k con 4.805 D+ (4 punti iTRA)
- 45 k con 3.460 D+
- 30 k con 1.970 D+
- 20 k con 1028 D+
- 10 k con 490 D+ (anche non competitivo).
Partenza nel suggestivo paese di Velo Veronese (1.087 metri) per scendere per sentieri tortuosi ai 700 metri di Giazza e risalire ai 2.259 metri di Cima Carega con il percorso di 65 km e con ascese impegnative al Monte Gramolon e al Passo Malera.
Molto dure anche altre salite come il bosco del Tamburo da Giazza a Fraselle e la risalita da Malga Brusà al Passo Pertica. Qui si soffre davvero!
Passaggi per rifugi in quota nelle Prealpi veronesi (Scalorbi, Fraccaroli, Pertica, Revolto) e, a quote più basse, per pascoli e faggeti, per antiche contrade di pietra, stalle e malghe, testimonianze di un’architettura popolare unica.
Per tutti percorsi, negli ultimi due chilometri, la “dannata” salitella finale al Monte Purga, meno di un km ma praticamente in verticale (credo che in questa salita i rosari di imprecazioni non si risparmino), per poi buttarsi giù a capofitto per un ripido sentiero fino all’arrivo.
Zona insolita per chi è abituato ai trail dolomitici, ma il dislivello non manca come pure segmenti impervi, impegnativi, rischiosi. Tanta fatica e tanto divertimento per tutti e tutte.
Un trail giunto alla sesta edizione e organizzato dai 150 volontari della Lessinia Legend Sport con la carismatica guida di Remigio Biertele.
Eccellente organizzazione con un allestimento della zona di partenza e arrivo che ha letteralmente trasformato il centro storico del paese e reso partecipe l’intera comunità locale alla manifestazione. Un paese che ha accolto e fatto festa ai quasi 900 partecipanti dall’alba ad oltre il tramonto.
Ottime le indicazioni per raggiungere le aree dei servizi, i parcheggi (tanti per una località situata sul cucuzzolo di una montagna), la zona di partenza.
Ristori ben forniti e di qualità con tutto quello di cui il trail runner ha bisogno (e qualcosa di più).
Tanti volontari a dare assistenza lungo i percorsi; servizio scope che hanno letteralmente accompagnato al traguardo i ritardatari incoraggiandoli a non mollare.
Da segnalare, la scelta “inclusiva” di dare a tutti i finisher, indipendentemente dalla distanza percorsa, la stessa bella medaglia (sono parecchio contrariato quando si fanno discriminazioni tra i partecipanti ai diversi percorsi, con medagliette che si riducono di dimensioni all’accorciarsi del percorso).
Musica, speaker, servizi di assistenza e allestimento dell’ area di arrivo fino all’arrivo dell’ultimo concorrente (capita di arrivare tra gli ultimi ma entro il termine massimo e trovare tutto deserto).
Per chi è interessato anche agli aspetti più goderecci di un Trail, vanno menzionati la birra ghiacciata all’arrivo…..
…. una golosa crostata artigianale nel ristoro finale con una frolla di qualità e il pasta party con scelta tra due sughi e, in alternativa, riso bollito. Ricco anche il pacco gara con prodotti di qualità.
Cose marginali ma che dimostrano la cura messa dagli organizzatori nei dettagli oltre che nelle cose importanti.
Mi sono divertito 🙂