Perché questo portale

Una premessa, per me, importante: questo blog è un ambiente web personale, nel senso che riflette solo e soltanto le mie opinioni personali che non sono in alcuna relazione con le iniziative dei gruppi all’interno dei quali sono attivo.

E’ un blog personale anche nel senso di essere consapevole che sull’argomento qui trattato (il running) ci sono tante idee, tante visioni, tanti valori, tanti modi d’intendere l’organizzazione delle manifestazioni e la loro partecipazione, punti di vista anche di segno opposto al mio.

Qui esprimo liberamente e con decisione il mio punto di vista, con la franchezza che mi contraddistingue ma anche con la consapevolezza che altri modi di vedere hanno la stessa ragione d’essere dei miei.

Questo blog ha lo scopo principale di raccontare, di documentare, di lasciare memoria delle mie esperienze di partecipazione alle manifestazioni di running, di trail running, di camminata. Descrizioni, racconti ma anche valutazioni. Cosa mi è piaciuto ma anche cosa non ho apprezzato, ovviamente dal mio punto di vista, che è uno dei tanti possibili.

In tanti anni di organizzazione e di partecipazione a manifestazioni di podismo non-competitivo mi sono fatto le mie idee, so cosa cerco quando partecipo, cosa mi aspetto di trovare.

Soprattutto nei primi anni di attività podistica, quando il podismo non-competitivo iniziava a muovere i suoi primi passi (erano gli anni ’70) creando un’opportunità di attività fisica all’aperto anche per le persone che non svolgevano attività agonistica, ci si interrogava su quali dovessero essere le caratteristiche di questa nuova forma di “gara” in modo che non fosse una figlia minore delle attività agonistiche. Parlavamo di questioni come “sport popolare”, salute dei partecipanti, costo della partecipazione, spirito di chi organizza e di chi partecipa, sport come occasione di divertimento e festa. Ci si arrabbiava con chi faceva delle non-competitive un’occasione di business o erano oggetto di strumentalizzazione per scopi differenti da quelli dichiarati e strettamente sportivi (come cercare visibilità per fare carriera politica, raccogliere soldi per “buone” cause …).

Tante questioni che a distanza di anni non hanno svoltato in senso positivo e che, per alcuni aspetti, stanno deteriorando l’ambiente delle non-competitive (vedi, ad esempio, il fiorire di manifestazioni che hanno il solo scopo di attirare persone in un evento non sportivo per fare cassa, oppure quelle improvvisate, tanto che dopo un paio di edizioni spariscono o anche quelle che vengono chiamate di bonificenza).

Per quanto riguarda le mie “recensioni” di manifestazioni non-competitive alle quali partecipo farò riferimento ad alcuni aspetti per me importanti. Terrò in considerazione aspetti che riguardano l’organizzazione e il “contorno” dell’evento, l’aspetto che potremo definire tecnico e quello del “sentimento” ad esso associato. Per me una buona manifestazione podistica deve essere organizzata bene ed avere un senso, una identità.

Racconterò, quindi le no-competitive alle quali partecipo prendendo in considerazione:

  • La gestione delle iscrizioni
  • La segnalazione del percorso
  • La tipicità del percorso
  • I parcheggi
  • Il ristoro finale
  • I ristori
  • Il costo d’iscrizione
  • la tipicità della manifestazione
  • Altre caratteristiche degne di segnalazione

Specificherò con alcuni post cosa caratterizza dal punto di vista della qualità ciascuno di questi aspetti.

Anche se sembra facile organizzare una manifestazione podistica, non lo è se si vogliono evitare clamorosi buchi organizzativi e se si vuole che i partecipanti percepiscano la cura e l’attenzione che gli organizzatori ci hanno messo. La differenza tra una non-competitiva organizzata con pressapochismo e senza sentimento e una dove gli organizzatori sanno il fatto loro, dove ci hanno messo energie e pensiero, si percepisce subito. E io lo apprezzo.