Come non essere affascinanti da una corsa o camminata intorno ad un lago dolomitico? La natura ci offre generosamente le sue ricchezze e il divertimento per l’ anima e il corpo è assicurato.



Una manifestazione di running e camminata di grande fascino e da tenere in calendario per la prossima edizione.

Da veterano di questi eventi, tanto come partecipante che come organizzatore (una cinquantina d’ anni di militanza in entrambi i ruoli, per capirci), non sono di palato facile e vado oltre il primo impatto e cerco di prendere in considerazione le tante implicazioni di questi eventi e lo faccio con il duplice sguardo, quello del partecipante quando mi domando cosa mi sia piaciuto e cosa meno e quello dell’ organizzatore quando prendo in considerazione le questioni che sono per me rilevanti quando, con amici, programmo e organizzo.
Nello specifico di questa manifestazione, e ritornando all’ apertura di questo report, la questione principale, secondo me, è: qual è il valore aggiunto che un’ organizzazione dà ad un’ esperienza “organizzata” di percorre un territorio rispetto ad un’esperienza autogestita, considerato che il percorso è comunque tracciato e ben mantenuto? Cosa dà valore alla quota d’iscrizione?
Avevo posto la stessa questione a proposito del Winter Night Run
Ripeto, a scanso di equivoci e di accuse di sterile polemica, sono domande che mi faccio quando organizzo. Non me ne vogliano, quindi, gli amici e colleghi organizzatori se facci le pulci a qualche aspetto di questo bel evento.

Dopo questa premessa veniamo al dunque.
Quella di quest’anno è la mia seconda partecipazione. La prima si era conclusa sotto un diluvio che aveva “lavato” anche il ristoro d’arrivo… Per fortuna che avevo qualcosa in auto e che ho trovato un bar nel viaggio di ritorno…
Contesto di grande fascino, il Lago di Levico, un piccolo lago di bassa montagna circondato da una corona di montagne, il tutto illuminato da un tiepido sole primaverile che aveva richiamato anche numerosi amanti della tintarella.


600 partecipanti tra competitiva e non competitiva per poco più di 10 km (l’ intero giro del lago) e 230 D+.
Grande impegno organizzativo e tanti volontari all’ opera. Grazie davvero a voi e tutti quanti si danno da fare per crearci occasioni per fare sport e incontrare amiche e amici.




Percorso.
Molto bello, lunghi tratti a pelo d’acqua, altri nel bosco; fondo stradale molto vario, pochissimo asfalto, sterrato di facile percorrenza, tratti più sconnessi ma che si va con un filo di gas; prevalentemente pianeggiante ma con due rampette da divertimento.


Tracciato permanente ad uso turistico, ben mantenuto dall’ ente pubblico preposto. Con segnalazione integrativa per la manifestazione, utile per rassicurarci che siamo sul percorso giusto e con la presenza di volontari per eventuali necessità di assistenza.


Ristori
Annunciati due lungo il percorso e uno “ricco” all’ arrivo.
Il primo – dopo 4 km – era un punto acqua; utile, ma sarebbe stato meglio chiamarlo con il suo nome.
Il secondo con acqua e biscotti; non serviva tanto altro.



All’ arrivo anche frutta e tè. Non che servisse tanto altro, ma definirlo “ricco” mi sembra un eccesso di ottimismo. Forse chi è arrivato tra i primi ha trovato di più, ma credo che anche chi va piano e arriva nel tempo massimo abbia il diritto di trovare l’intera dotazione del ristoro.
Quota d’iscrizione
Ho pagato 16 euro. Mi erano sembrati un po’ tanti prima di farla, valutazione confermata dopo averla fatta, soprattutto considerando cosa avuto in cambio. In linea di principio qualunque somma può essere giustificata a fronte dei prodotti e dei servizi dati.
Ristori essenziali; per una 10 k non serviva tanto di più, ma se si fosse voluto fare anche “festa”, qualcosa in più non sarebbe guastato.


Come gadget ricordo della manifestazione era previsto uno zainetto. A mio avviso non di grande qualità tecnica e, cosa non gradita, con un logo di personalizzazione non di questa manifestazione ma di un’ altra della stessa organizzazione. Quindi, nessun ricordo specifico di questo evento

In calce a questa recensione una riflessione e una proposta sui gadget ricordo
Foto
Numerose foto messe gratuitamente a disposizione dall’organizzazione. Una cosa molto apprezzata, soprattutto perché sempre più di frequente il servizio fotografico viene affidato a professionisti terzi e il costo di quelche foto ricordo a volte costa quanto la quota d’iscrizione.
Anche per le foto va apprezzato il lavoro fatto dai volontari.
Logistica
Tutto perfetto e funzionale sugli ampi spazio in riva al lago. In tanti abbiamo approfittato della location per goderci un’oretta prima della partenza e all’arrivo il paesaggio, l’acqua frescae il sole … tutto compreso nel prezzo …
Parcheggi annunciati a pagamento ma poi trovati gratutiti. Bella sorpresa.
Bar e servizi igientici nelle vicinanze
Non mi è piaciuto che abbiano smontato la coreografia di arrivo quando mancavano alcune decine di partecipanti. Io credo che l’ ultimo abbia diritto all’ accoglienza riservata al primo … sarà perché arrivo sempre tra gli ultimi …
Un paio di note di colore
Una simpatica sorpresa: sapevamo che avremo trovato numerosi parcheggi in zona partenza ma, attenzione, ci viene detto, sono a pagamento.
Vado al parcometro intonando un rosario di parole poco cortesi quando vedo attaccata alla macchinetta, con il logo dell’ evento, una comunicazione che i parcheggi sarebbero stati gratuiti da un’ora prima della partenza! L’ organizzazione ringrazia il Comune per questa facilitazione e noi partecipanti ringraziamo l’organizzazione. Una bella cosa … considerando anche che la quota d’iscrizione non è proprio popolare…

Singolare: nel pacco gara era presente un buono per acquistare a 6 euro un panino e una birra ma, karma?, alla consegna del buono e pronto a pagare, mi viene detto il pagamento viene fatto con il buono stesso. Una seconda bella sorpresa…
Ma rileggo la comunicazione ed è proprio scritto che si deve pagare… Giusto per farmi i fatti miei, contatto un organizzatore per chiarire il mistero e mi conferma che il buono era solo per aver diritto al prezzo scontato (quale sarà stato mai il prezzo pieno?).
Gli dico cosa è successo a me e a tanti altri intorno a me …e lui quasi sviene alla notizia del pasticcio e al pensiero di dover pagare lui panino e birra per centinaia di partecipanti….
Sono curioso di sapere come andrà a finire…


Una riflessione e una proposta sul gadget ricordo.
Premetto che a me piacciono i gadget ricordo di una manifestazione e, quando presenti, ne acquisto in aggiunta a quelli “obbligatori” che sono compresi nella quota d’iscrizione. Dipende dal valore – per me – della manifestazione, dalla qualità tecnica ed estetica del prodotto.
Chi partecipa da tempo a queste manifestazioni è pieno di gadget ricordo, soprattutto magliette, che il più delle volte sono di bassa qualità tecnica e grafica e piene di pubblicità. Di bassa qualità anche gli altri gadget.
Checché se ne dica, il gadget ricordo non è regalato ma viene pagato da chi partecipa (da organizzatore di lungo corso so come si fanno i budget). Unico aspetto positivo è che viene pagato a prezzo ridotto perché si fanno acquisti in grandi numeri e il costo reale può essere anche significativamente inferiore a quello di mercato. Ad esempio, una maglietta che può valere 10 € la posso acquistare, come organizzatore, a 3 o 4 €.
La mia proposta è la seguente:
- Non inserire il gadget nella quota d’iscrizione, riducendola in proporzione
- Mettere a disposizione dei partecipanti uno o più prodotti – personalizzati con il logo e il nome dell’ evento – di buona qualità tecnica ed estetica e da poter acquistare separatamente.
In questo modo non si obbliga nessuno ad acquistare un prodotto che non gli interessa ma si dà la possibilità a chi lo vuole di prendersi un ricordo di un evento significativo.
Giusto per non fare confronti (ma chi gira tra questi eventi alcune cose le nota e i confronti li fa): lo zainetto acquistato come gadget nella quota d’iscrizione non lo ho trovato di grande qualità. Posso fare il confronto con quello dato al Goser Trail: decisamente di maggior qualità tecnica (consistenza del materiale, peso, dimensioni, funzionalità …). L’iscrizione a quel trail era di 15 €, c’erano ristori più ricchi, un pacco gara con tanti integratori e pasta party e birra. Oltre che un percorso molto più difficile da preparare e gestire, senza parlare dei costi dell’assistenza necessaria in un trail di mantagna.
La vendita del gadget ricordo
Per fornire qualche dato su questo aspetto.
Nelle due ultime edizioni del Trail delle Terre Rosse, dove ero nell’organizzazione, avevamo deciso di non inserire il gadget ricordo nella quota d’iscrizione e di proporlo a parte.
Il primo anno abbiamo proposto un antivento smanicato caratterizzato dalla grafica di quell’anno. Costo 10 € (eravamo riusciti ad avere dal produttore un prezzo molto ma molto conveniente), acquistato dal 55% dei partecipanti.
Secondo anno, una canotta/smanicato, anch’essa personalizzata con la grafica dell’edizione ma un prodotto oggettivamente meno appetibile. Costo di vendita 8 €, acquistato dal 35% dei partecipanti


